Partecipazione degli stranieri alla vita sociale e politica

Il diritto di voto a livello federale, dunque per l’elezione del Parlamento nazionale, è concesso solo alle persone che abbiano la cittadinanza elvetica. Uno straniero può acquisirla principalmente per matrimonio con una cittadina svizzera o dopo dieci anni di residenza (anche non del tutto continuativa).

L’ordinamento federale svizzero, e la forte autonomia dei Cantoni e dei comuni, prevede tuttavia delle notevoli differenze tra i territori elvetici. In alcuni Cantoni è concesso il voto agli stranieri a livello comunale dopo alcuni di residenza, dai 5 agli 8 anni, perlopiù senza la possibilità di essere eletti ma solo di essere rappresentati.

Per questa ragione negli anni, vista la composizione sociale della Svizzera che vede un numero molto importante di stranieri residenti, e dato il suo sistema politico imperniato sulla democrazia diretta, sono fiorite diverse iniziative referendarie per concedere il voto agli stranieri. Spesso sono state respinte.

Nonostante ciò, molti soggetti sociali e politici svizzeri continuano a incoraggiare l’iscrizione degli stranieri, a volte con percorsi e sezioni specifiche per favorire la loro partecipazione. In questo quadro i sindacati sono senza dubbio tra gli attori che più si spendono per consentire agli stranieri di prendere parte alla vita pubblica svizzera. Anche alcune associazioni solidali con gli immigrati in Svizzera lottano per questo diritto.  Vi invitiamo a prendere contatto con ITACA per maggiori informazioni e indirizzi utili.